Das Sein ist ewig

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Erwin Schrôdinger(Vienna, 12-8-1887; 4-1-1961) .
Fisico teorico, contribuì alla scoperta della natura ondulatoria delle particelle della materia, e ad altre scoperte fondamentali per la fisica quantistica (o quantica). “ L’equazione di Schrôdinger “, sviluppata nel 1936, in Fisica ha la stessa importanza delle leggi di Newton sul moto. L’equazione descrive le onde di probabilità (funzioni) che regolano il moto delle piccole particelle, e dell’influenza che hanno le forze esterne, su queste particelle. L’equazione è usata nella Fisica atomica, nucleare, e degli stati solidi.  La messa a punto dell’equazione, e della teoria che ne deriva, fece vincere al Nostro il Premi Nobel per la Fisica, nel 1933, in condivisione con il Fisico britannico Paul A.M. Dirac.

– Università di Vienna: dal 1906 al 1920, con brevi intervalli; – Durante la I Guerra Mondiale (1914-1918), fu arruolato nell’esercito; – Nel 1921 si trasferì all’Università di Zurigo, dove rimase fino al 1927, e dove pubblicò nel 1926 il lavoro con l’equazione, che da lui prese il nome, e che fondava la fisica quantistica. Nell’equazione, il Nostro sviluppò un’intuizione di Louis de Broglie de 1924 secondo cui, le particelle hanno un comportamento duplice e si comportano, in alcune situazioni, come onde. Per descrivere, quindi, gli stati della materia, Schrôdinger e Colleghi introdussero il concetto di “probabilità di stato”; – Nel 1937, accettò di succedere, all’Università di Berlino, a Max Plank, dove divenne collega di Albert Einstein, con cui strinse amicizia; – Nel 1933, lasciò Berlino e la Germania, e viaggiò tra l’Austria, la Gran Bretagna, il Belgio, e Roma  dove divenne membro della Pontificia Accademia delle Scienze ; – Nel 1940, accettò l’invito del Presidente Eamon De Valera, matematico, e si stabilì  nella Repubblica d’Irlanda, in Dublino.
Qui scrisse, tra l’altro, in inglese “What  Is Life?”  (da cui è tratto il materiale pubblicato in questo articolo, comprese le quattro citazioni: due di Goethe; una di Spinoza; e una, di Unamuno) con l’intento di spiegare la stabilità delle strutture genetiche, alla luce della fisica quantistica. Fu il più intellettualmente versatile tra i Fisici del proprio tempo, essendo esperto di letteratura, filosofia, e conoscendo quasi tutte le lingue europee. Fu anche appassionato della scienza e della filosofia dell’antica Grecia, e scrisse un celebre libro: “ Nature and the Greeks” . Nell’ultimo libro, “Meine Weltansicht” (Il mio sguardo sul mondo) , esaltò il misticismo indù, delle Vedanta (illuminazioni di verità), e dei testi sacri che le contengono, le cosiddette “Upanishad”.

 

Annemarie Bert , la donna con cui il fisico ebbe una lunga relazione amorosa

Annemarie Bertel , la donna con cui il fisico ebbe una lunga relazione amorosa

 

 

 

               da ” What Is Life”
di  Erwin Schr
ȯdinger

 1) “ Das Sein ist ewig; denn Gesetze /Bewahren die lebend’gen Schätze,/Aus welchen sich das  All geschműckt” ( Goethe)  (L’essere è eterno; poiché le leggi/conservano i tesori della vita/dei quali  l’universo si abbellisce) .

 

 

 

2) “ Und was in schwankender Erschei nung schwebt/Befestiger mit dauernden Gedanken “ (Goethe)  (E ciò che nelle fluttuanti esperienze aleggia/ voi lo fissate in durevoli pensieri)

 

3) “Sane sicut lux seipsam et tenebras manifestat, sic veritas norma sui et falsi est”    (Spinoza; Ethica, II, 43) (Per certo, come la la luce manifesta se stessa e le tenebre, così la verità è norma di se stessa e dell’errore) .

4) “Si un hombre nunca se contradice, sera porqué nunca dice nada” (Miguel de Unamuno) ( Se un uomo non si contraddice mai, è certamente perché non dice mai nulla ) .
2014-075 Schrodinger

–         “…1) il mio corpo funziona come un puro meccanismo, secondo le leggi di natura; 2) inoltre, io so, per esperienza diretta incontrovertibile, che io dirigo i suoi movimenti, dei quali io prevedo gli effetti, che possono essere gravidi di conseguenze, nel qual caso io sento e assumo la piena responsabilità di essi. L’unica possibile deduzione da questi due fatti è, penso, quella che io , nel più largo significato della parola…sono la persona, se tale persona esiste, che controlla <il movimento degli atomi> secondo le leggi di natura…è temerario dare a questa conclusione il significato che essa richiede …il dire “Io sono Dio Onnipotente” è una sciocchezza e una bestemmia …in se stessa, l’asserzione non è nuova …e risale a 2500 anni fa e più.     Dalle prime Upanishad, la posizione atman=brahman (l’io personale è uguale all’io onnipresente che tutto comprende) fu nel pensiero indiano considerata non già una bestemmia, ma la quintessenza della più profonda conoscenza degli avvenimenti del mondo…Ancora, i mistici di molte epoche, indipendentemente  e in perfetto accordo gli uni con gli altri, (un po’ come le particelle di un gas ideale) hanno descritto ciscuno l’esperienza unica della sua vita in termini che possono condensarsi nell’unica frase “ Deus factus sum” (sono fatto a somiglianza di Dio) …ciascuno di noi ha l’indiscutibile impressione che la somma totale della sua propria esperienza e memoria sia un’unità del tutto distinta da quella di ogni altra persona.    Egli si riferisce a questo con la parola <io>. Che cos’è questo <io>? …esso è qualcosa di più di un collezione di dati singoli (esperienze e memorie) …potete andare in un paese lontano, perdere di vista tutti i vostri amici, potete tutto, tranne che dimenticarli; acquistate nuovi amici, vivete con loro nella stressa intimità che con gli amici di prima.    Sempre meno importante diverrà il fatto che, mentre vivete la vostra nuova vita, ancora ricordate la vecchia. < Il giovane ch’io ero>: potete giungere a parlare di lui in terza persona, infatti il protagonista del romanzo che state leggendo probabilmente è più vicino al vostro cuore , più intensamente vivo e conosciuto da voi . Eppure non c’è stata alcuna frattura intermedia, alcuna morte. E anche se qualcuno… riuscisse a cancellare completamente ogni antica vostra memoria, non si potrebbe dire che egli vi abbia ucciso. In nessun caso si verifica la perdita dell’esistenza personale. Né ciò avverrà mai. ( da “What Is Life?”)

 2014-007 What Is Life

Il paradosso del gatto nella scatola

Il paradosso del gatto nella scatola

Paradosso della scatola e del gatto: « Si possono anche costruire casi del tutto burleschi. Si rinchiuda un gatto in una scatola d’acciaio insieme alla seguente macchina infernale (che occorre proteggere dalla possibilità d’essere afferrata direttamente dal gatto): in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un’ora forse uno dei suoi atomi si disintegrerà, ma anche, in modo parimenti probabile, nessuno; se l’evento si verifica il contatore lo segnala e aziona un relais di un martelletto che rompe una fiala con del cianuro. Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un’ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si fosse disintegrato, mentre la prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato. La funzione dell’intero sistema porta ad affermare che in essa il gatto vivo e il gatto morto non sono degli stati puri, ma miscelati con uguale peso » (Erwin Schrödinger)

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