Omaggio alla Grecia (I)

In nostri articoli recenti, avevamo anticipato che ci saremmo occupati del Duale. (https://www.facebook.com/BlogVitoPatella/posts/pfbid06scGprEzttVCZsNxXKzX5zQR4qfp4GtgSWDEvNoVnZjAn2nw2aZFN5hiRkx1BwoZl)

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Ecco l’Articolo!

 Platone e Aristotele  Raffaello Musei Vaticani Roma

Platone e Aristotele Raffaello Musei Vaticani Roma

In Greco Antico, e in altre Lingue Antiche come il Sanscrito, oltre al numero singolare e al numero plurale, esiste il duale, che ha desinenze proprie, cioè distinte dal singolare e dal plurale.

Il duale indica due persone, o due cose (genere maschile, femminile, o neutro).

 

  1. I) Articolo maschile, neutro, duale

1) Nominativo (N) Accusativo (A) e Vocativo (V): τώ

2) Genitivo (G) e Dativo (D): τοῖν

 

  1. II) Articolo duale femminile:
    1) N, A, e V: τά;

1) G e D: ταῖν

 

III) Al posto del duale femminile (τά; ταῖν) molto spesso si usano

      le forme maschili: τώ; τοῖν.

 Luca della Robbia: Platone e Aristotele ovvero la Dialettica; 1437-39 Dal lato nord_del_Campanile della Cattedrale di Firenze

Luca della Robbia: Platone e Aristotele ovvero la Dialettica; 1437-39 Dal lato nord_del_Campanile della Cattedrale di Firenze

 

  1. IV) Prima Declinazione: Femminile I
    In alcune espressioni, l’articolo ha valore di pronome dimostrativo:

    Noi”:ἡμεῖς al plurale; e μ, al duale.  “Amiamo” : φιλοῦμεν al plurale; e φιλέομεν al duale. Quindi, se volevi dire “noi amiamo” (o noi ci amiamo), riferendoti a te e a un’altra persona, usavi il duale: ἡμέ φιλέομεν. Se invece volevi dire “noi amiamo” riferendoti a te e a più persone, usavi il plurale: ἡμεῖς φιλοῦμεν.

Erodoto: “ Storie”  utilizza il duale per indicare coppie storiche di amici o compagni d’armi, come Serse e Artabano.

 

Accademia_di_platone,_da_villa_di_t._siminius_stephanus_a_pompei,_124545,_03

Accademia_di_platone,_da_villa_di_t._siminius_stephanus_a_pompei,_124545,_03

 

Prima declinazione femminile in α pura lunga parossitona (accento sulla penultima sillaba)

Caso                Singolare                           Duale                       Plurale

 

Nominativo       ἡ ὥρα *                      τὰ ὥρα               αἱ ὧραι

Genitivo             τῆς ὥρας                    ταῖν ὥραιν         τῶν ὡρῶν

Dativo               τῇ ὥρᾳ                        ταῖν ὥραιν        ταῖς ὥραις

Accusativo       τὴν ὥραν                   τὰ ὥρα              τὰς ὥρας

Vocativo           ὦ ὥρα                         ὦ ὥρα                ὦ ὧραι

 

*=cura, riguardo, premura

 Konstantinos Kavafis (1863-1933). Poeta Greco modero, nato e vissuto in Alessandria d'Egitto

Konstantinos Kavafis (1863-1933). Poeta Greco modero, nato e vissuto in Alessandria d’Egitto

Kavafis da giovane

Kavafis da giovane

Nel Greco Antico, il Duale indicava un numero plurale, che poteva riferirsi al maschile, al femminile (persone), o al neutro (cose).
In Latino e in Italiano non c’è il Duale.
Il Duale serviva, dunque, a designare un modo plurale, relativo soltanto a due persone o cose. Il Plurale, invece, indicava sempre due o più persone o cose.
Il Greco Antico aveva un modo preciso ed elegante di designare tutto ciò che superiore all’unità.
Perché ci è tornato in mente il Duale?

 Kavafis: Itaca (la poesia più famosa di Kavafis, dedicata all'Eroe Greco più Famoso: Ulisse

Kavafis: Itaca (la poesia più famosa di Kavafis, in Spagnolo, dedicata all’Eroe Greco più Famoso: Ulisse

Alessandria d'Egitto Cimitero

Alessandria d’Egitto Cimitero

Perché, negli ultimi tempi, il linguaggio è diventato contemporaneamente pignolo e sciatto, anche a causa del politicamente corretto.
Ecco qualche esempio:
1) Care amiche e cari amici; care telespettatrici e cari telespettatori; cari lettori e care lettrici; e così di seguito.

E ancora:
2) Care amiche e cari amici, collaboratrici e collaboratori, autrici ed autori.

E ancora:
3) Le soccorritrici e i soccorritori, delegate e delegati all’assistenza, ecc.

In effetti, frasi interminabili come quelle testé riportate si ascoltano e si leggono sempre più spesso.
Gli Antici Greci avrebbero usato il Duale, dove necessario, o il Plurale, senza tante grottesche perifrasi e senza logorrea.
Questo articolo vuole essere un omaggio alla Grecia Antica. Pubblicheremo altri articoli nel prossimo futuro, dedicati alla meravigliosa Civiltà Greca!

(Nelle fotografie, Immagini  della Grecia Antica, di Aristotele; della Magna Grecia, che crearono la Civiltà Occidentale, e-quanto ai Greci-una lingua precisa ed elegante-anche grazie al Duale)

 

 

 

 

 

 

 

 Iperborea e Odissèo

Iperborea e Odissèo

 

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