Confidenze troppo intime (20014)

   Anna Delambre sbaglia porta, e invece che dal Dottor Monnier, lo psicanalista presso cui aveva prenotato una visita, si trova a parlare con William Faber, fiscalista. Questi è così smarrito di fronte alla svagata invadenza della donna, che non ha il coraggio di chiarire subito l’equivoco.
Chi è Anna? E’una giovane e avvenente donna, commessa in un negozio di moda femminile, che si dichiara in crisi coniugale. In seguito, vediamo apparire il marito, nello studio di William (ma di ciò, diremo dopo), e non vediamo altro: né casa, né luogo di lavoro.

Confidenze troppo intime (2004): Fabrice Luchini

Confidenze troppo intime (2004): Fabrice Luchini

La donna continua a fissare, motu proprio, ogni nuovo appuntamento <pour jeudi prochain>, e il taciturno William non riesce a sottrarsi. Ogni giovedì, dunque, nel tardo pomeriggio, Anna invade la vita monotona del fiscalista, gli sciorina tutte le proprie pene, con una sincerità che l’uomo apprezza e teme. William chiede ad Anna se le cose che gli racconta sono vere, e se sì, perché le racconti proprio a lui. Che fare? Si chiede William, e come i timidi depressi, non fa …niente, si <lascia fare>. Cosa racconta Anna? Che non ha rapporti intimi col marito da più di 6 mesi; che il marito forse è impotente; che l’impotenza è conseguenza di un tamponamento automobilistico in retromarcia, causato, involontariamente, dalla donna; che il marito manifesta tendenze voyeuristiche verso Anna.

 Confidenze_troppo_intime Chi corteggia chi?

Confidenze_troppo_intime Chi corteggia chi?

Tutto ciò è così strampalato, che William sospetta che sia anche inventato. Ma come stabilirlo? L’uomo, a parte il nome Anna, non sa altro di lei!    Detto, fatto: ottenere dal Dr. Monnier (uno straordinario Michel Duchaussoy) notizie sulla bella sconosciuta. Ma il Dottore non è sprovveduto, non intende violare il segreto professionale, e comincia a prendere bonariamente in giro il buon William. Secondo lo psicanalista, l’incidente (lapsus) è stato deterministico, nel senso che Anna non voleva parlare con un medico, troppo esperto per dare credito alle di lei fantasie, e ha scelto di proposito William, scapolo solitario e infelice.    I

Confidenze troppo intime (2004) Sandrine  Bonnaire Locandina italiana :bella!

Confidenze troppo intime (2004) Sandrine Bonnaire Locandina italiana :bella!

ll Dottor Monnier dunque si rivela un discepolo ortodosso di Sigmund Freud, che classificò i lapsus come atti non casuali del subconscio. DI tutto ciò, Freud, scrisse in : “Psicopatologia della vita quotidiana” – http://sipsapsicodramma.org/wp-content/uploads/2015/03/PDF.pdf che molti considerano il suo libro più bello, e che – si parva licet – anche a nostro parere è da leggere. Il povero fiscalista rimane con le pive nel sacco, perché dal dottore non ottiene le informazioni cercate, e perché Anna …è sparita. Utilizzando l’unica cosa che riesce – furtivamente – a ottenere dalla visita al Freudiano, un numero di telefono, si accorge che il numero chiama le …previsioni del tempo!    Testimone riluttante, e quindi sempre più contrariata, è la segretaria Madame Mulon (Hélène Surgère, attrice straordinaria anche in questo film!): la donna, non tanto silenziosamente, auspica la ripresa della relazione di William con Jeanne, ex fidanzata (Anne Brochet, molto brava nel classico ruolo della donna che ha lasciato/si è fatta lasciare, e che agisce così <Tu ti sei fatto lasciare da me, e quindi non devi avere alcuna altra donna, dopo… di me…>.

Confidenze troppo intime: Sandrine Bonnaire : charme, charme, charme!!!

Confidenze troppo intime: Sandrine Bonnaire : charme, charme, charme!!!

Confidenze troppo intime:Fabrice Luchini cerca Sandrine Bonnaire

Confidenze troppo intime:Fabrice Luchini cerca Sandrine Bonnaire

All’improvviso, il marito Luc di Anna (Laurent Gamelon) si materializza nello studio del fiscalista: avvenimento gravido di rischi…Infatti, l’uomo rinfaccia a William di essere l’amante della propria moglie e ribadisce le deviazioni voyeuristiche, delle quali aveva già parlato Anna.    La prudenza imporrebbe all’<amante riluttante> di defilarsi da una situazione sgradevole, e gravida di rischi.    E’ciò che William pensa di fare, ma Anna – ancora una volta – prende in mano la situazione e, presentatasi in studio, melodrammaticamente gli annuncia che sta per lasciare…Parigi, che saluta e ringrazia tutti, ecce cc.      Come finisce? Non essendo un giallo, possiamo svelare la fine: Anna se ne va <au Sud de la France> < dove c’è sempre il sole> a insegnare …danza classica, che è l’unico mestiere a cui si sia mai sentita portata, come è emerso dalle lunghe conversazioni troppo intime con il povero fiscalista.

Trailer in francese: http://www.telerama.fr/cinema/films/confidences-trop-intimes,155872.php

Confidenze troppo intime:Fabrice Luchini,(William) perplesso (come sempre!)

Confidenze troppo intime:Fabrice Luchini,(William) perplesso (come sempre!)


Scheda Tecnica del film (sintesi)
Titolo originale: Confidences trop intimes
Lingua originale: francese
Paese di produzione: Francia ; Anno 2004
Genere: drammatico, sentimentale, thriller
Regia: Patrice Leconte
Soggetto: Jérôme Tonnerre e Patrice Leconte
Sceneggiatura: Jérôme Tonnerre e Patrice Leconte
Produttore:Alain Sarde
Produttore esecutivo: Christine Gozlan
Casa di produzione: Les Films Alain Sarde, France 3 Cinéma, Zoulou Films: Assise Productions
Fotografia: Eduardo Serra
Montaggio: Joëlle Hache
Musiche: Pascal Estève
Costumi:Annie Périer-Bertaux

 

Confidenze troppo intime: Sandrine Bonnaire (Anna Delambre) non sa cosa vuole ma lo vuole

Confidenze troppo intime: Sandrine Bonnaire (Anna Delambre) non sa cosa vuole ma lo vuole

Interpreti e personaggi

Sandrine Bonnaire: Anna
Fabrice Luchini: William
Michel Duchaussoy:
Dr. Monnier
Anne Brochet: Jeanne (ex fidanzata di William)
Gilbert Melki: Marc
Laurent Gamelon: Luc
Hélène Surgère:
La signora Mulon (segretaria)
Urbain Cancelier: Chatel
Isabelle Petit-Jacques: La segretaria del Dr. Monnier
Véronique Kapoian:
La vigilante
Benoît Pétré:
Il messaggero
Alberto Simono:
Il signor Michel
Claude Dereppe:
Il cliente doganale
Aurore Auteuil:
Lo Studente di Nabokov
Ludovic Berthillot:
The Mover
Sabrina Brezzo:
L’assistente di ballo

 

Confidenze troppo intime: Sandrine Bonnaire dall'alto  (grande sapienza registica!)

Confidenze troppo intime: Sandrine Bonnaire dall’alto (grande sapienza registica!)

 

Trailer (in Italiano) : https://www.youtube.com/watch?v=SwnhPApoyeE

 

 

Confidenze troppo intime: Sandrine Bonnaire. Bella? Di più!

Confidenze troppo intime: Sandrine Bonnaire. Bella? Di più!

 

Conclusioni:
 I protagonisti, i due che fanno le <conversazioni troppo intime>due conversatori, occupano quasi sempre la scena.

Sandrine Bonnaire, nel ruolo di Anna è il <motore immobile> della vicenda: fa tutto lei. Si presenta, sbaglia all’uscita dell’ascensore, svoltando a destra, invece che a sinistra, come avrebbe dovuto, per lo studio del Dr. Monnier. E’bella, imprevedibile; radiosa, anche quando racconta aspetti alquanto sordidi della propria infelice vita coniugale. Perfetta!

 

Confidenze troppo intime: Sandrine  Bonnaire scruta William e vuol sapere tutto della sua  (di lui) vita.

Confidenze troppo intime: Sandrine Bonnaire scruta William e vuol sapere tutto della sua (di lui) vita.

Fabrice Luchini: un’altra interpretazione fatta di silenzi e di attesa, come è nelle sue corde. William si lascia agire, è passivo, e ciò nuoce allo sviluppo drammatico, ma Luchini ha nelle proprie corde la recitazione minimalistica e cerebrale, e quindi funziona. Mi obietterete: ma non ha paura di infilarsi in una storia piena solo di rischi? E’ vero, ma a William, fiscalista e perciò non digiuno di conoscenza del mondo, non mancherebbero i mezzi per prendere le informazioni del caso sulla donna. Si può sintetizzare così: il ruolo di William – nella storia – è necessario, perché senza di lui, Anna non avrebbe l’ascoltatore docile di cui sembra andare alla ricerca; ma il suo ruolo non è sufficiente, perché la storia la fa andare avanti solo Anna. – Michel Duchaussoy è il Dr. Monnier, psicanalista e coinquilino del fiscalista. Scettico, affetta un distacco totale verso le cose del mondo, comprese quelle della propria – non molto amata ?- professione. Insomma è <freddo, impassibile, disctaccato> (Vittorio De Sica, in “Il conte Max”).

Confidenze troppo intime: Sandrine  Bonnaire (Anna): va o viene?

Confidenze troppo intime: Sandrine Bonnaire (Anna): va o viene?

Hélène Surgère: La signora Mulon (segretaria), è una donna matura, divorziata, probabilmente <ancienne maitresse> (vecchia amante) del padre di William. E’ bisbetica come una Perpetua del XXI secolo: è una dipendente, ma si sente la <domina> dello studio e della vita dell’umbratile fiscalista. Mostra subito una non tanto dissimulata antipatia verso Anna, e ostenta invece una palteale simpatia per l’ex fidanzata, di cui qui di seguito.

Confidenze troppo intime: William è felice? Sembra di sì!

Confidenze troppo intime: William è felice? Sembra di sì!


– Anne Brochet: Jeanne (ex fidanzata di William): bibliotecaria, ex aspirante scrittrice; fisico androgino; carattere mercuriale. Si dimostra – giustamente – poco misericordiosa con l’amletico ex fidanzato, che pretenderebbe – errore infinito! – di raccontarle le proprie <pene d’amor perdute>. Ha sì lasciato William, ma non esclude di riprenderselo: il senso di dominio femminile in campo amoroso!

Confidenze troppo intime? Anna & William: è amore?

Confidenze troppo intime? Anna & William: è amore?


Véronique Kapoian: La portiera del palazzo: poche scene, ma di grande impatto. Portiera di un palazzo <déco>, per ceto (medio)- alto, o meglio alto – e basta -, passa le proprie giornate a seguire in TV delle serie di <amori e segreti>, con <casalinghe disperate> che si innamorano di preti atletici, e altre amenità del genere. E’ ciò che lei considera la propria vera attività. E la sorveglianza del palazzo? Per Véronique, è solo una fastidiosa e ingrata incombenza: una delle poche volte che le viene richiesto un intervento, lo fa malvolentieri, e infatti manda fuori strada la povera la povera Anna.

Confidenze troppo intime: trasposizio0ne teatrale in Italia

Confidenze troppo intime: trasposizio0ne teatrale in Italia

– Pochi cenni alla regia di Lucien Lecomte (http://www.mymovies.it/filmografia/?r=2421) : la storia ha un andamento teatrale, perché si svolge quasi tutta in interno; e quasi per intero, nello studio del fiscalista, e in quello dello psicanalista. Si tratta di due appartamenti di grande prestigio, stile <déco> come il palazzo in cui si trovano: soffitti alti, corridoi lunghi e spaziosi, rifiniture di pregio. Il tutto in un quartiere che immaginiamo esclusivo ed elegante. Questa ambientazione consente a Leconte di dilatare i tempi della vicenda, che non assume mai ritmi frenetici, né aspetti volgari. Mobilia scelta con maniacale e raffinata precisione e coerenza stilistica: scrivania d’epoca, mensole, e tutto il resto: idem.    Il colpo d’ala di Leconte è nell’ultima scena, quando i due protagonisti, riuniti nello studio di lui, nel Sud della Francia, riprendono le loro conversazioni troppo intime, lui disteso su un divano, lei seduta di fronte alla scrivania. Si immagina che essi continueranno i loro incontri, e saranno consorti. Ebbene, Leconte riprende i due dall’alto, e allontana in dissolvenza la macchina da presa, quasi a voler dire: qui finisce la storia raccontata, e comincia quella vissuta. Magnifico!

 

Confidenze troppo intime: Sandrine Bonnaire (Anna) entra e conquista

Confidenze troppo intime: Sandrine Bonnaire (Anna) entra e conquista

   

 

 

 

 

 

 

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