In questo articolo scriviamo di una sorprendente vicinanza tra un filosofo greco del VI-V secolo a.C.- Eraclito di Efeso-e un sublime poeta spagnolo del XIX-XX secolo: Antonio Machado (Siviglia; 1878-Coullure,Francia;1939).
I) Eraclito di Efeso, detto ὁ σκοτεινός (“l’oscuro”) (VI-V secolo a.C.)
“Nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume, perché il fiume non è mai lo stesso, ed egli non è lo stesso uomo”.
II) Antonio Machado (Siviglia, 1878-Coullure-Francia,1939):”…caminante no hay camino/se hace el camino al andar…”.
III) Antonio Machado:
“Poesías completas”
“…caminante,no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace el camino
y a volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar…”
(Camminante, non c’è un cammino, /il cammino è dove tu vai. /È andando che fai il percorso/e se guardi indietro, vedi il sentiero che mai/devi tornare a percorrere) (Traduzione nostra).
Dopo più di 2.200 anni, Machado di Siviglia ripete in sublime forma lirica il concetto espresso in forma filosofica da Eraclito di Efeso.
Questa è la poesia completa:
Todo pasa y todo queda, Tutto passa e tutto resta
pero lo nuestro es pasar. ma il nostro è passare.
Pasar haciendo caminos Passare facendo cammini
caminos sobre la mar. Cammini sopra il mare.
Nunca perseguí la gloria, Mai cercai la gloria,
ni dejar en la memoria né di lasciare alla memoria
de los hombres mi canción. degli uomini il mio canto.
Yo amo los mundos sutiles, Amo i mondi sottili,
ingrávidos y gentiles, lievi e gentili,
como pompas de jabón. come bolle di sapone.
Me gusta verlos pintarse Mi piace vederle riempirsi
de sol y grana, volar di sole e di scarlatto,
bajo el cielo azul, temblar nel cielo azzurro, ondeggiare
súbitamente y quebrarse. all’improvviso e scomparire.
Nunca perseguí la gloria… Mai ho voluto la gloria
Caminante, son tus huellas el camino y nada más. Camminante, sono le tue orme il sentiero e niente altro
Caminante, no hay camino: se hace camino al andar. Camminante, non c’è il sentiero :il sentiero si fa mentre vai
Al andar, se hace camino, y al volver la vista atrás Mentre cammini tu fai il sentiero, e se giri indietro lo sguardo
se ve la senda que nunca se ha de volver a pisar, si vede il sentiero che mai devi percorrere di nuovo.
Caminante, no hay camino, sino estelas en la mar. Camminante, il tuo cammino è come le scie nel mare.
Hace algun tiempo en ese lugar Un tempo, in questo luogo
donde hoy los bosques se visten de espinos dove i boschi si coprono di spine
se oyó la voz de un poeta gritar: si udì la voce di un poeta gridare
“Caminante no hay camino, “Camminante, non c’è il sentiero
se hace camino al andar. perché il sentiero lo fai tu
Golpe a golpe, verso a verso”. Pezzo a pezzo, passo dopo passo”
Murió el poeta lejos del hogar; Il poeta morì lontano dal focolare;
le cubre el polvo de un país vecino. lo copre la polever di un paese vicino.
Al alejarse le vieron llorar: Mentre si allontanava, lo videro pianger:
“Caminante no hay camino, “Camminante, non c’è il sentiero,
se hace camino al andar. Il sentiero lo devi creare tu,
Golpe a golpe, verso a verso”. Pezzo a pezzo, passo dopo passo”.
Cuando el jilguero no puede cantar, Quando il cardellino non può cantare
cuando el poeta es un peregrino, quando il poeta è un pellegrino
cuando de nada nos sirve rezar, quando non abbiamo niente di cui essere in pena
caminante no hay camino, caminante non esiste il sentiero
se hace camino al andar. il sentiero lo crei tu mentre cammini
Golpe a golpe, verso a verso. Pezzo a pezzo, passo dopo passo.
Golpe a golpe, verso a verso. Pezzo a pezzo, passo dopo passo.
Golpe a golpe, verso a verso. Pezzo a pezzo, passo dopo passo.
(Traduzione nostra)
IV) Conclusioni:
A proposito di sentieri e di percorsi, se en sente parlare spesso in trasmissioni televisive di ogni tipo: persone (platealmente) pensose che-con pigra nonchalance- ripetono:” sto/stavo facendo un percorso, ma…”, e aggiungono l’immancabile piagnisteo…”sono/ero bullizzato, ostacolato, emarginato…”: la nostra sembra essere l’epoca del lamento e del piagnisteo universale.
L’altro giorno, mentre ascoltavo l’ennesimo birignao vittimistico di uno dei tanti personaggi di cartone, mi è tornata in mente la sublime poesia di Antonio Machado Siviglia,1878-Collioure (Francia), 1939.
In questa poesia, l’Autore dice che la vita è imprevedibile, perché un fatto non si ripete mai: “non c’è il cammino, ma il camminare”! “Tutto passa e tutto resta/Ma il nostro è passar” (Machado). Il tempo non ci appartiene,
Fine