Pilato, Giuda e Matteo (VI)

                                            Pilato, Giuda e Matteo (VI)                  

                                            Capitolo 26°  :La Sepoltura
Quarta Parte
/ Четвертая часть

 

 

    Continua con la quarta parte, la pubblicazione della traduzione del capitolo 26° de “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov. Per le parti precedenti, cliccate qui:

 

Pilato, Giuda e Matteo (VI): Hans Memling_001_scene_della_passione_di_cristo_

Pilato, Giuda e Matteo (VI): Hans Memling_001_scene_della_passione_di_cristo_

Vi era tanto tempo libero, quanto ne serviva: il temporale sarebbe arrivato solo verso sera, e la viltà era certamente uno dei peccati più grandi. Così parlava il Nazareno. No, Filosofo, ti obietto: è il più grande di tutti.
Ecco, per  esempio, non aveva avuto paura l’attuale Procuratore della Giudea, ed ex Tribuno della Legione, in quel tempo, nella Valle delle Vergini, quando i furiosi Germani avevano appena torturato il Grande Ammazzatopi.

Ma, scusatemi, Filosofo, è mai possibile che, nella vostra mente, vi baleni l’idea ch che il Procuratore della Giudea possa avere la propria carriera rovinata, a causa dell’’Uomo che aveva oltraggiato Cesare?

“ Sì, sì!” – gemette e singhiozzò nel sonno, Pilato.

E’ chiaro, la rovinerà. Al mattino, non sembrava che l’avrebbe rovinata, ma adesso, nella notte e, dopo aver tutto valutato, la rovina appare chiara. Ma egli farà di tutto pur di salvare il Folle Taumaturgo dalla condanna capitale. Egli farà di tutto per salvare colui che evidentemente non era colpevole, il Sognatore e Folle Taumaturgo.

H. Bosch: La Passione di Cristo (particolare)

H. Bosch: La Passione di Cristo (particolare)

“ Noi adesso resteremo per sempre insieme” – gli diceva il cencioso Filosofo Vagabondo, nel sonno, che si era fermato con atteggiamento indefinibile, sulla Strada del <Cavaliere dalla lancia d’Oro>. E lo ripeté ancora una volta, e poi ancora-
“Si ricorderanno di me, ma anche di te. Di me – un trovatello, figlio di genitori ignoti; e di te, figlio del Re Astrologo, e della figlia del mugnaio, la bella Pila”.
“ Sì, e tu non ti dimenticare. Parla di me, del figlio dell’Astrologo” – chiese nel sonno Pilato ed, essendosi stato assicurato nel sonno, da un cenno del mendicante di En-Sarid, il feroce Procuratore della Giudea, per la gioia, pianse e rise, nel sonno.

Giotto : Scrovegni (Padova): Compianto su Cristo Morto

Giotto : Scrovegni (Padova): Compianto su Cristo Morto

Tutto ciò andava bene e fu tanto più terribile il risveglio dell’Egemone. Banga abbaiava alla luna e la strada azzurra davanti al Procuratore sprofondò, come se fosse scivolata sull’olio.

Egli gli occhi e la prima cosa che ricordò è che l’esecuzione capitale c’era stata davvero. La prima cosa che fece, fu di aggrapparsi, con un gesto consueto, al collare di Banga. Dopo, con occhi febbricitanti, cominciò a cercare la luna e vide che essa si era un po’ allontanata da un lato, e si era fatta d’argento. La sua luce di nuovo inondava la fastidiosa ed irrequieta Terra, riflettendosi sul balcone, di fronte si suoi occhi.

Michelangelo Merisi (Caravaggio): La Flagellazione di Cristo

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Nelle mani del Centurione Ammazzatopi, ardeva e fumava una fiaccola. Mentre egli la reggeva, guardò di sbieco, con paura e rancore, la terribile bestia, che si preparava all’attacco.

“ Non toccare, Banga!” – disse il Procuratore, con voce malata, mentre tossiva. Facendosi schermo con la mano dalla luce della fiaccola, proseguì:

“ Anche di notte, e sotto la Luna, non ho pace. Oh, dei! Brutta carica, la Sua, Marco. Lei mutila i soldati…!”.

Con somma meraviglia, Marco guardò il Procuratore, che si ravvide. Il Procuratore, per dimenticare ciò che aveva detto appena sveglio, disse:

Raffaello Sanzio: Deposizione

Raffaello Sanzio: Deposizione

“ Non si offenda, Centurione, la mia carica è anche peggiore! Che Le serve? “.
“ Il capo del servizio segreto chiede di Lei” – tranquillamente annunciò Marco.
“ Che entri” –schiarendosi la gola con un colpo di tosse, ordinò il Procuratore, che intanto cominciò ad infilare i piedi nudi nei sandali. Il fuoco delle torce cominciò a scintillare sotto le colonne, e i calzari del centurione risuonarono sul pavimento mosaicato. Il centurione era uscito in giardino.

“ Neanche sotto la luna, ho pace” – disse a se steso il Procuratore, digrignando i denti.
Sul balcone, al posto del centurione, comparve l’uomo incappucciato.
“ Banga, non disturbare!” – disse a bassa voce il Procuratore, stringendo la nuca del cane.

Gaudenzio Ferrari: Passione di Cristo (Torino)

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Prima di cominciare a parlare, Afranio, come faceva di solito, si guardò alle spalle e passò all’ombra. Quindi, sicuro che sul balcone non ci fosse alcun altro, oltre Banga, a bassa voce cominciò a parlare:

“ Chiedo di essere mandato a giudizio, Procuratore. Lei aveva ragione, ma io non sono stato capace di proteggere Giuda di Kyriat, che è stato scannato. Mi dimetto e chiedo di essere sottoposto a giudizio”.

Afranio ebbe la sensazione che quattro occhi lo guardassero, due di un cane, e due di un lupo. Estrasse da sotto la clamide un borsellino ricoperto da sangue indurito, e sigillato da due timbri.

   “ Ecco la borsa col denaro, che gli assassini hanno messo nella casa del Sommo Sacerdote. Il sangue appartiene a Giuda di Kyriat.

 

Hans Memling: La Passione di Cristo

Hans Memling: La Passione di Cristo

 

“ Quanto denaro c’è? Molto? “ – chiese Pilato, piegandosi sulla borsa.
“ Trenta tetradracme” .
Il Procuratore ridacchiò e disse:
“ Poco!”.
   Afranio, intanto, taceva.
“ Dov’è il cadavere?”
“ Non lo so!” – rispose con calma e dignità, l’uomo che non si toglieva mai il cappuccio –“ Questa mattina, cominceremo le ricerche”.

 

Michelangelo Mersi (Caravaggio ) : La Deposizione

Michelangelo Mersi (Caravaggio ) : La Deposizione

 

Il Procuratore sobbalzò, lasciò andare il laccio dei sandali, che non era proprio riuscito ad allacciare.
“ Ma è proprio sicuro che è stato ucciso?”
 A questa domanda, il procuratore ricevette una risposta secca.

“ Procuratore, sono da 15 anni in carica nella Giudea, avendo iniziato il servizio sotto Valerio Grato. Non ho bisogno di vedere il cadavere, per sapere che l’uomo è stato ucciso. Anzi, aggiungo, che proprio l’uomo che chiamavano Giuda di Kyriat è stato ucciso poche ore fa”.

“ Mi perdoni, Afranio! ” – rispose Pilato – “ Come vede, non mi sono svegliato del tutto, ed è per questo che ho fatto questa domanda. E’ che dormo male” – ridacchiò il Procuratore – “ e per tutta la durata del sonno, vedo il raggio della luna. E’ tutto assurdo, pensi: è come se io passeggiassi su questo raggio. Ma ora io vorrei sapere la Sua opinione su questa vicenda. Dove intende cercarlo? Si accomodi, Capo del Servizio Segreto!”

Afranio fece un inchino, avvicinò un po’ di più la poltrona al letto, e vi si sedette, facendo rumore con la spada.

“ Intendo cercarlo non lontano dal torchio delle olive, nell’Orto del Getsemani”.
“ Bene, bene! E perché proprio lì?”.
“ Egemone, in base alle mie supposizioni, Giuda non è stato ucciso a Gerusalemme, ma non lontano da essa: è stato ucciso nelle vicinanze della Città”.
“ Conto su di lei, che è il più eminente conoscitore della materia. Però non so come la cosa sarà presa a Roma. Ma poiché non c’è nessuno più esperto di Lei, mi spieghi tutto!”.

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