“Ruthless People” (Gente senza pietà) è un film USA del 1986, che in Italia è uscito col titolo “Per favore, ammazzatemi mia moglie !”
Il miliardario Sam Stone (Danny DeVito) ha deciso di uccidere l’odiata moglie Barbara (Bette Midler) , prendere il controllo di tutta la fortuna di famiglia, che é di 15 milioni di $, e fuggire con l’amante Carol (Anita Morris).
Le cose vanno in una maniera inaspettata: una telefonata anonima comunica a Sam che Barbara è stata rapita, e che viene richiesto un riscatto di 500.000$ per il di lei riscatto. Se non sarà pagato l’intero riscatto, secondo le modalità stabilite dai rapitori, Barbara sarà uccisa.
Sam è al settimo cielo per la gioia, perché in questa nuova situazione può (gli sembra di poter) avere la morte della moglie <non adorata>, semplicemente disattendendo le richieste dei banditi. Sam, perciò, si mette a faresistematicamente il contrario di quanto chiesto dai rapitori: non paga il riscatto, anzi tergiversa e prende tempo; contatta la stampa, e avverte la polizia. Insomma, due piccioni con una fava: la morte della moglie, senza muovere un dito.
Chi sono i rapitori? E’ una coppia formata dal marito Ken (Judge Reinhold), e dalla mogliettina Sandy Kessler (Helen Slater) . Sam ha rubato, sia i disegni per vestiti che Sandy aveva ideato, sia i risparmi che da lei gli erano stati affidati, come acconto per la realizzazione del progetto della linea di moda. Barbara, imbavagliata e insaccata, viene condotta nella cantina della <magnifica coppia>, e qui avviene l’imprevisto, ovvero scatta la <sindrome di Stoccolma> . Rapitori e rapita solidarizzano, e poi addirittura diventano amici, sodali, e infine complici di un contro piano per incastrare il mefistofelico Sam. Le trattative tra Sam e Ken (che è il <telefonista>) si ingarbugliano subito, finché a rapitori+rapita non diventa palese che Sam non solo non vuole pagare il riscatto, ma vuole la moglie morta, per mano <mercenaria>, cioè che venga uccisa dai maldestri rapitori.
Intanto, la terrazzatissima Carol non sta con le mani in mano, e decide di ricattare a sua volta Sam: doppio ricatto! Carol perciò manda Earl (Bill Pullman) giovante e aitante amante (l’amante di Sam ha a sua volta un amante!) su Hollywood Hills di notte, in attesa di sorprendere e filmare Sam che butta giù il corpo di Barbara, dopo averla uccisa, secondo il piano di uxoricidio che l’imprudente Sam aveva confidato alla propria fedifraga <mistress>.
Anche qui, le cose non vanno come previsto, perché il drudo, che non è molto perspicace, filma un convegno amoroso in macchina, tra un cliente e una prostituta. Inoltre, lo stupido Earl scambia i gemiti delle effusioni tra i due con le grida di una donna (che lui pensa sia Barbara) percossa e uccisa in quei momenti.
Earl non solo sbaglia persona, ma non controlla neanche ciò che ha appena filmato, né lo fa la bombastica ( e altrettanto stupida) Carol. Carol manda una copia del film a Sam, per ricattarlo, e chiedergli a sua volta il riscatto per non svelare l’uxoricidio! Poiché siamo in una confederazione imbecilli lussuriosi, Sam scambia la video cassetta per il <regalo di compleanno>! Sam perciò neutralizza il secondo ricatto.
Carol non si perde d’animo, e manda una seconda copia al capo della polizia Henry Benton ( William G. Schilling) , per denunciare Sam. Ma il capo della polizia è il cliente della prostituta che Earl ha filmato! Benton pensa perciò di essere sotto ricatto, e chiede a Carol (che ovviamente telefona anonimamente) quale sia il riscatto richiesto: l’arresto di Sam per l’uxoricidio di Barbara.
Benton prova a far incriminare Sam, che riesce a uscire di galera <on probation> , dopo pagamento di una cauzione di 1 milione di $.
Ora, Sam, che deve trovare <viva> la moglie Barbara, per essere prosciolto dall’accusa di uxoricidio. Si trova di fronte il trio costituito da Barbara, Ken e Sandy. Come finisce? Non sveliamo tutto, per non togliere la sorpresa, per un esito che é sconcertante quanto il resto della vicenda. Diciamo solo che non muore nessuno; che il sodalizio estemporaneo <da sindrome di Stoccolma> tra Barbara, Sandy e Ken, si rivela stabile; e che i tre costituiscono una società di moda femminile, con Barbara – come imprenditrice, Sandy – come modellista creatrice, e Ken – come amministratore.
Film integrale (Full movie) – In inglese–
Titolo originale “Ruthless People”, USA; 1986; 93 min; commedia
Regia: Zucker-Abrahams-Zucker
Sceneggiatura:Dale Launer
Produttore:Michael Peyser
Musiche: Michel Colombier
Interpreti e personaggi
Danny DeVito: Sam Stone
Bette Midler: Barbara Stone
Judge Reinhold: Ken Kessler
Helen Slater: Sandy Kessler
Anita Morris: Carol Dodsworth
Bill Pullman: Earl Mott
Doppiatori italiani:
Sergio Fiorentini: Sam Stone
Manuela Andrei: Barbara Stone
Massimo Rinaldi : Ken Kessler
Germana Dominici: Carol Dodsworth
Luciano Roffi: Earl Mott –
“Ruthless People” significa “Gente senza cuore”, e illustra bene il senso della vicenda, nella quale nessuno ha cuore, si preoccupa per gli altri, e invece ha cuore solo i propri <sporchi> affari.
– Sam : ha sposato Barbara, per ereditarne l’immensa fortuna (15 mln di $), ma la odia, fino a volerla uccidere;
– Barbara : si è fatta sposare da un uomo che non ama, e che non rispetta. Quindi, nel pieno dei ricatti incrociati, non batte ciglio che il marito è in gattabuia, accusato di un delitto, che evidentemente non può aver commesso!
– Carol: <la calda amante> , che a sua volta ha un amante <più giovane e forzuto>, e che non esita a ricattare Sam, senza <aver cuore> che questo suo (di lei) contro-ricatto può mandare l’uomo sulla sedia elettrica!
– Ken & Sandy : i due sposini <latte & miele> non esitano a commettere un reato odioso, il rapimento di un essere umano a scopo di estorsione, per vendicarsi di un’appropriazione indebita di Sam ai danni di Sandy. Questi sembrerebbero i protagonisti di una tragedia di amore, tradimento e morte, e invece siamo in una commedia. Come mai?
Primo: scatta l’elemento comico, che consiste nel presentare dei personaggi che non riescono a fare ciò che è nei loro piani. Insomma, è la storia dell’uomo che scivola, e che suscita l’ilarità dello spettatore, non tanto per il danno che può avere dalla caduta, ma per la reazione di incredulità di fronte a una situazione in cui si dimostra inadeguato. Qui la comicità nasce dal comportamento dei personaggi:
– Sam vuole uccidere la moglie, che intanto viene rapita – e minacciata di morte – da altri;
– Barbara, che non si preoccupa se il marito può andare alla pena capitale per un uxoricidio che non può aver commesso (!). E tutto questo, per ripicca di una moglie <mal amata>!;
– Carol : la doppia amante, che tradisce il primo e il secondo amante, contemporaneamente;
-Ken & Sandy, che per una rivalsa si imbarcano in rapimento a scopo di estorsione, che è sproporzionato rispetto al torto ricevuto, anche moltiplicato per 10!
– Benton, il capo della polizia si fa ricattare, senza fare una piega, e accetta di incriminare Sam, che egli non sa se sia o no colpevole, e di che cosa. La trama, come avete notato, è piuttosto ingarbugliata, e sarebbe stucchevole, se non ci fossero degli interpreti eccellenti.
Cominciano dalla coppia <scoppiata>: Sam & Barbara si detestano e non fanno niente per nasconderlo. Nessuna ipocrisia, nessun falso perbenismo:< à la guerre comme à la guerre!> Danny DeVito è un magnifico – repellente uomo d’affari senza scrupoli, lascivo, dispettoso e …sprovveduto. E’ scontento della moglie Barbara, e poi va a trovarsi Carol, l’amante terrazzata, ma fedifraga e traditrice al di là di ogni ragionevole immaginazione;
Bette Midler è la moglie sovrappeso, e perciò frustrata – tipicamente americana , anzi WASP , di un marito infingardo. Ma lei trasforma la negatività della propria situazione in una grottesca ansia di rivalsa contro il marito, senza mai un attimo di ipocrisia, di doppiezza, o di sdolcinatezze.
Carol Dodsworth (Anita Morris) é la volgare e infida amante, che finge calore sensuale, e invece architetta complotti peggiori di ogni immaginazione. Anita Morris è bravissima nella parte: una donna piuttosto in là con gli anni, volgare, lussuriosa, e ….molto stupida. Infatti, trovarsi un drudo come Earl è comunque da stupidi e sprovveduti!
Tutto ciò detto, il titolo italiano “Per favore, ammazzatemi mia moglie!” è fuorviante. Sarebbe stato meglio “ Gente senza ritegno”, o qualcosa di simile. Come al solito, i titolisti italiani, non avendo fiducia nello spettatore medio, scelgono dei titoli <didascalici>, come se la gente non fosse in grado di capire, per proprio conto, la trama e il significato di un film.