Edward Hopper (Nyack, 22 luglio 1882 – New York, 15 maggio 1967) : pittore statunitense famoso soprattutto per i suoi ritratti della solitudine nella vita americana contemporanea.
Per altre notizie sulla vita di Hopper, puoi consultare i link seguenti:
1) Edward Hopper
2) Hopper 2:
Questo Blog si è occupato di Hopper, con articolo a lui dedicato, che puoi trovare al link seguente: http://www.ilgrandeinquisitore.it/wp-admin/post.php?post=636&action=edit
Molti riferimenti ad Hopper anche sono nell’articolo dedicato a un film di Aki Kaurismaki (“I hired a contract killer”, in Italiano: “Ho affittato un killer) del 1990.
Perché un altro articolo su Edward Hopper? Perché è un grande pittore che parla all’uomo di oggi, in una maniera misteriosa e affascinante. Egli ritrae i panorami, urbani e non urbani: autostrade; campagna; mare; montagna; luoghi di villeggiatura.
Nei paesaggi urbani, troviamo: luoghi della città, visti nella solitudine beata dei giorni di festa; focolai domestici, uffici, bar, popolati da persone distanti e silenziose; studio della luce in vari luoghi, su varie persone, e a diverse ore del giorno e della notte.
Stessa atmosfera magica e sospesa per gli ambienti non urbani: nei dipinti, è presente un’atmosfera di attesa, di metafisica attesa, in cui gli esseri umani si fanno abbagliare dalla luce. Una delle caratteristiche di questo pittore è che egli sembra non avere maestri, così come certamente non ebbe discepoli.
Da questo punto di vista, somiglia a Vermeer( vedi link a un articolo su questo Blog: http://www.ilgrandeinquisitore.it/2014/04/la-sfinge-di-delft-e-i-nazisti/ )
Per il secondo articolo dedicato a Vermeer, vedi al link: http://www.ilgrandeinquisitore.it/wp-admin/post.php?post=649&action=edit
Il paragone tra i due non deve sembrare blasfemo, perché anche Hopper è un pittore grandissimo.