Brueghel (III)

Terza e ultima parte dell’articolo dedicato a Brueghel, intesi come famiglia e sodali. Le prime due parti sono ai link seguenti: Brueghel (I)  e /Brueghel (II).

 

Pieter Bruegehl il Vecchio : Proverbi

Pieter Bruegehl il Vecchio : Proverbi

Per informazioni su questo dipinto, si può consultare il link seguente: Pieter Brueghel il Vecchio – I Proverbi.

Forse ispirato agli “Adagia”, di Erasmo da Rotterdam, raccolta di ammonizioni che raccontano il precario equilibrio dei sentimenti umani, tra la saggezza e la follia.
Con irriverente sapienza e inventiva Bruegel narra quasi centoventi proverbi popolari, “il mondo alla rovescia” con questo titolo (poi cambiato in “Proverbi Fiamminghi”) racconta in modo stravagante e grottesco e nello stesso tempo realistico e appassionato, la miseria e il dramma dell’umanità.
       Come il suo “maestro spirituale”  Bosh, Bruegel basa la propria cultura personale sulla tradizione popolare, i proverbi e i modi di dire, in quest’opera illustra un intero villaggio in riva al mare, creando nell’unica scena tante altre piccole situazioni, costruendo tante scene indipendenti tra loro.
L’opera datata 1559, misura 117 x 163 cm. In questo spazio il pittore riesce ad inserire i vizi (tanti) e le virtù (poche) dell’umanità, concentrandosi soprattutto sulla vita nei campi e nelle fattorie.

 

 

 

Brueghel (III) Hieronymus Bosch: Martedì grasso. Cucina olandese con la preparazione dei wafel.

Hieronymus Bosch/ Cornelis van Tienen: Martedì grasso. Cucina olandese con la preparazione dei wafel.- Incisione a bulino. Firmato in alto, sul camino – Hiero. Bos. Inventor; firmato in basso, a sinistrorn. van Tienen excudebat. Collezione privata, Stati Uniti

 

 

A proposito di Pieter Brueghel, il Vecchio, Karel van Mander , nel suo celebre Schilder-Boeck (Libro della Pittura) pubblicato ad Haarlem nel 1604, scriveva: ” Aveva lavorato molto sulle orme di Hieronymus Bosch e dipinse numerosi quadri spettrali e scene umoristiche, tanto da meritarsi il titolo di < Pier den Drol> (Pietro l’Ironico). Lo divertiva osservare come i contadini mangiano, bevono,mangiano, saltano, fanno festa, insomma vivono i loro momenti di gioia, che l’artista – attraverso il colore – riusciva a rendere con grazia e ironia. Sapeva anche caratterizzare magistralmente …la natura contadina” (in <Catalogo>, pag. 20).

 

Jan Brueghel il Giovane: Allegorai dell'olfatto.

Jan Brueghel il Giovane: Allegoria dell’olfatto; ;  1645-1650 circa. Olio su tela.

“Quello che la natura vorrebbe invano, lo compiono le opere d’arte: esse aprono gli occhi” (T.W. Adorno, in <Catalogo>, pag. 25).

Jan Brueghel il Giovane: Allegoria della guerra.; 1640 circa.

Jan Brueghel il Giovane: Allegoria della guerra.; 1640 circa. Questo dipinto  rappresenta la forza distruttiva della guerra. Una donna piange i  suoi morti ai piedi di un’architettura in rovina.

 

 Pieter-Brueghel-il-Giovane-The-Battle-between-Carnival-and-Lent-480x285

Pieter-Brueghel-il-Giovane-La  Battaglia tra Carnevale e Quaresima – cm 480×285

 

Jan Brueghel il Giovane: Il Paradiso Terrestre

Jan Brueghel il Giovane: Il Paradiso Terrestre

 

 Pieter il Vecchio La torre di babele

Pieter Brueghel  il Vecchio.  La torre di babele

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *