Pieter Brueghel, il Vecchio; i suoi figli: Pieter il Giovane, e Jan I sono tre pittori fiamminghi del XVI e XVII secolo. A loro è collegato un vasto gruppo di altri pittori: figli, nipoti, e famigliari, dei tre capostipiti. Per vedere il primo articolo su Brueghel, va’ al link:
.http://www.ilgrandeinquisitore.it/wp-admin/post.php?post=2267&action=edit
Per la famiglia Brueghel, vedi i link :
1) Albero genealogico: https://it.wikipedia.org/wiki/Famiglia_Bruegel;
2) http://www.treccani.it/enciclopedia/bruegel/;
3) http://www.treccani.it/enciclopedia/bruegel_(Enciclopedia-Italiana)/
Per il capostipite, Pieter Brueghel il Vecchio, vedi il link:
– http://www.treccani.it/enciclopedia/pieter-il-vecchio-bruegel_(Enciclopedia_dei_ragazzi)/.
La parola Brueghel viene scritta anche Bruegel. La parola Brueghel viene scritta anche Bruegel, e si pronuncia come nel seguente link sonoro: – http://www.comesipronuncia.it/pronuncia/pieter-bruegel-1333.
Noi useremo la prima versione – Brueghel – , che è quella usata nei cataloghi e locandine della Mostra “Brueghel – Capolavori dell’Arte Fiamminga”, in corso (02/10/2015 – 28/02/2016) presso Palazzo Albergati, in Bologna, mostra che è l’oggetto di questo articolo. Per i tre pittori capostipiti, vedi i link relativi
I) Pieter Brueghel il Vecchio:
1) http://www.treccani.it/enciclopedia/pieter-il-vecchio-bruegel_(Enciclopedia_dei_ragazzi)/;
2) https://it.wikipedia.org/wiki/Pieter_Bruegel_il_Vecchio;
II) Pieter Brueghel II; detto il Giovane; vedi il link:
1) https://it.wikipedia.org/wiki/Pieter_Brueghel_il_Giovane;
III) Jan Brueghel, il Vecchio, detto anche: Jan I; vedi il link:
1) https://it.wikipedia.org/wiki/Jan_Brueghel_il_Vecchio.
Per uno dei cataloghi della Mostra, vedi :
– Brueghel: Capolavori dell’arte fiamminga. Skira Editore; ISBN: 978-88-572-3081-8.
Alcuni quadri esposti nella Mostra saranno qui presentati e commentati. Il testo sarà molto breve. Poiché i quadri dei Brueghel presenti nei musei italiani sono molto pochi, è consigliabile visitare la Mostra; o, in alternativa, consultare il Catalogo (di cui sopra), o altro materiale documentario sull’argomento.
A proposito di Pieter Brueghel, il Vecchio, Karel van Mander , nel suo celebre Schilder-Boeck (Libro della Pittura) pubblicato ad Haarlem nel 1604, scriveva: ” Aveva lavorato molto sulle orme di Hieronymus Bosch e dipinse numerosi quadri spettrali e scene umoristiche, tanto da meritarsi il titolo di < Pier den Drol> (Pietro l’Ironico). Lo divertiva osservare come i contadini mangiano, bevono,mangiano, saltano, fanno festa, insomma vivono i loro momenti di gioia, che l’artista – attraverso il colore – riusciva a rendere con grazia e ironia. Sapeva anche caratterizzare magistralmente …la natura contadina” (in <Catalogo>, pag. 20).
“Quello che la natura vorrebbe invano, lo compiono le opere d’arte: esse aprono gli occhi” (T.W. Adorno, in <Catalogo>, pag. 25).
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