“ Sesso e potere” , ma in lingua originale il film si intitola ‘Wag the Dog’, locuzione intelligente che ben inquadra questa pellicola, diretta nel 1997 da Barry Levinson. L’espressione, effettivamente di difficile traduzione, è parte di un proverbio nordamericano: ‘Why does a dog wags its tail? Because a dog is smarter than its tail. If the tail was smarter, the tail would wag the dog’.
Regia: Barry Levinson; Soggetto: Larry Beinhart; Sceneggiatura: Hilary Henkin; David Mamet; Produttore: Barry Levinson; Robert De Niro; Jane Rosenthal; Fotografia: Robert Richardson; Montaggio : Stu Linder; Musiche : Mark Knopfler; Scenografia: Wynn Thomas; Mark Worthington; Robert Greenfield; Personaggi e Interpreti: – Stanley Motss (Dustin Hoffman); – Conrad Brean ( Robert De Niro); – Winifred Ames (Anne Heche); – Fad King (Dennis Leary); – Johnny Dean (Willy Nelson); – Liz Butsky ( Andrea Martin); – Sergente William Schumann (Woody Harrelson); – Agente CIA Charles Young (William H. Macy); – John Levy (John Michael Higgins); – Grace (Suzie Plakson); – Jim Belushi (se stesso); – Senatore John Neal (Craig T. Nelson).
Trama :
Per distogliere l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica statunitense da uno scandalo sessuale che vede coinvolto il presidente, lo spin doctor Conrad Brean e i suoi addetti alle pubbliche relazioni ingaggiano un produttore di Hollywood, Stanley Motss, per organizzare la messa in scena di una finta guerra contro l’Albania, così da favorirne la riconferma a Washington. A undici giorni dalle elezioni, infatti, il consenso attorno al presidente rischia di precipitare a causa di una giovane ragazza scout che lo accusa di aver abusato di lei durante una gita alla Casa Bianca.
Il piano per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dallo scandalo sessuale consta di due fasi principali: durante la prima viene simulato un conflitto contro il piccolo Stato balcanico, accusato di dare ospitalità ad alcune pericolose cellule terroristiche che minacciano la sicurezza degli Stati Uniti. In particolare, i terroristi avrebbero già pronta una bomba che dovrebbe essere spedita in Canada prima di far strage sul suolo americano. Quando il rivale alla corsa verso la presidenza, John Neal, annuncia la fine del combattimento, il piano sembra fallire. Durante questa prima fase, viene utilizzata una sequenza per muovere a compassione i cittadini americani e invitarli a sposare la causa della guerra: una giovane ragazza albanese fugge sotto i colpi d’arma da fuoco dei terroristi con in braccio un gattino. In realtà, però, la sequenza viene montata grazie all’uso di moderne tecnologie.
Durante la seconda fase, invece, viene fatta circolare una voce secondo la quale un soldato statunitense, William Schumann, sarebbe rimasto prigioniero in Albania, ostaggio dei nemici. Viene così montato un caso mediatico e il soldato in questione, soprannominato “Scarpa vecchia” per il suo carattere mite, diventa un eroe nazionale. Il suo arrivo negli Stati Uniti a bordo di un aereo è atteso in maniera spasmodica dall’opinione pubblica, ma durante il viaggio qualcosa va storto: il finto soldato rimasto in Albania è in realtà un carcerato reo di aver violentato una suora, fatto che crea non pochi problemi all’equipaggio, che deve tenerlo a bada per mezzo di psicofarmaci. Dopo varie peripezie, Schumann e gli uomini del presidente si trovano casualmente in un bar. Sfruttando la distrazione degli altri, Schumann adocchia una ragazza (la figlia del titolare del bar) e, in preda all’istinto sessuale, tenta di stuprarla. Nel frattempo il gestore del bar, uditi i lamenti della figlia, interviene a salvarla imbracciando un fucile: nella concitazione esplode due colpi fatali, che risulteranno fatali per Schumann. Viene così allestita una cerimonia ufficiale e Schumann muore da eroe della guerra, con la sua bara avvolta nella bandiera a stelle e strisce. Motss, ideatore assieme a Conrad Brean della messinscena per far rieleggere il presidente, viene ucciso, perché vuole la gloria per la messinscena e, nel caso, gloria significa rivelare l’intrigo.
Commento:
1) Sulla traduzione dei titoli dei film: a parte “Ombre rosse “ , che migliorava e nobilitava di molto l’originale “Stagecoach” (Diligenza), anonimo e minimalista, quasi sempre la titolistica italiana é peggiorativa. Nel caso in questione, un elegante gioco di parole “Wag the dog”, diventa un pecoreccio “ Sesso e potere”. Ma tant’é : I film, compresi i titoli, andrebbero sotto-titolati, e mai tradotti. Con qualche eccezione, si capisce, ma sarebbe l’eccezione che conferma la regola, come si dice;
2) Che cosa dice di peculiare questo film? Che:
A) nella campagna elettorale per l’elezione del presidente, negli USA, il popolo e gli elettori hanno un ruolo ancillare;
B) la vera battaglia avviene dietro le quinte tra le élites, i media e i servizi segreti;
C) la manipolabilità dell’elettorato americano é totale;
D) un sistema politico siffatto é debole, perché è manovrabile dall’esterno; 3) Grandissima è la prova degli attori, in particolare dei due mattatori Robert De Niro & Dustin Hoffman, che si tolgono le battute di bocca e duellano, attorialmente parlando, per tutta la durata del film. Brava anche Anne Heche, nel ruolo di squalo petulante dello staff presidenziale. Bravissimo anche Woody Harrelson, nel ruolo dello psicopatico sergente Schumann. Bravi gli interpreti dei servizi segreti, nel caso la CIA; che passa il tempo a neutralizzare gli altri servizi, più a difendere la sicurezza interna; 4) Dal film emerge non solo la manipolabilità dell’opinione pubblica americana, ma anche di quella internazionale. E questa è una cosa di cui non si aveva consapevolezza all’epoca (1997), ma di cui si é avuta consapevolezza dopo, ahimé!
Per il trailer del film, vai al link: http://www.youtube.com/watch?v=TxfThO_oGo0