“ Il n’y a pas de fumèe , sans feu “
Scheda del film :lingua originale : francese ; co-produzione : Fr/I ; anno 1973; durata : 123 minuti; colore; drammatico; regia : André Cayatte;sceneggiatura: André Cayatte, Pierre Dumayet, Roberto De Leonardis; fotografia: Maurice Fellous; montaggio: Francoise Javet;musiche: Pierre Duclos;
Personaggi e interpreti: dr. Michel Peyrac (Bernard Fresson); Sylvie Peyrac , sua moglie (Annie Girardot); il figlio (Federic Simon); Joseph Boussard (André Falcon); Edouard Morlaix (Michel Bouquet); Olga Leroix (Mireille Darc); Jean-Paul Leroy (Marc Michel); Ulrich Berl (Mathieu Carrière); Georges Arnaud (Paul Amiot); Corinne (Micheline Boudet); Véronique (Pascale de Boysson); Nathalie Courval; André Reybaz; il giudide (Georges Riquier); Pierre Tabard. Orso d’argento : gran premio della giuria.
La vicenda si svolge a Chavigny, un popoloso sobborgo di Parigi, nell’epoca contemporanea (primi anni settanta). Joseph Boussard è il sindaco della città. Si stanno preparando le elezioni amministrative; il vicesindaco Edouard Morlaix sovrintende la campagna elettorale avendo a disposizione un paio di teppisti. Costoro uccidono “accidentalmente”, simulando un incidente stradale, un attacchino del campo politico avverso. Numerosi cittadini cercano di convincere il dottor Michel Peyrac, un giovane medico integerrimo e stimato, a presentarsi come candidato contro la corrotta amministrazione al potere. Morlaix incarica i suoi scagnozzi di sorvegliare il medico, la moglie e la loro cerchia di amici. Un punto debole viene trovato in Olga, una collega della signora Peyrac: Olga ha per amante un giovane tedesco, Ulrich Berl, abilissimo fotografo dilettante. Morlai ricatta Ulrich, a causa di alcuni trascorsi giudiziarii, e lo costringe a truccare una fotografia in modo che la signora Peyrac, grazie a un fotomontaggio, appaia fra i partecipanti a un’orgia in casa di Olga.
Il fotomontaggio viene inviato alla signora Peyrac, la quale viene invitata a fare pressioni sul marito per spingerlo a rinunciare alla candidatura, pena la diffusione della foto compromettente fra gli elettori di Chavigny. La signora Peyrac, donna onestissima, avverte il marito dichiarandogli il proprio sostegno e invitandolo a non cedere al ricatto. Morlai invia la foto a tutte le famiglie di Chavigny. Ulrich, colto dal rimorso, si accinge a rivelare il complotto: viene fatto uccidere e la colpa fatta ricadere sul dottor Peyrac in quale viene imprigionato. Olga riesce ad ottenere la liberazione di Peyrac grazie ad un ricatto. Il medico, tuttavia, la cui reputazione è stata distrutta, ritira la propria candidatura. Viene eletto sindaco il cinico Morlaix. Commento: Andrè Cayatte aveva la laurea in legge, e infatti ha sempre dimostrato una buona padronanza degli aspetti giuridici delle vicende raccontate nei propri film. Come in questo “Il n’y a pas de fumée, sans feu” , tradotto letteralmente in italiano “Non c’è fumo, senza fuoco”. Ecco ciò che di questo film mi ha colpito: 1) il solido impianto narrativo: è descritta una vicenda corale in un piccolo quartiere periferico di Parigi. Ci sono i protagonisti: A) i buoni: il dr. Michel Peyrac;la moglie Sylvie, e l’unico figlio, cui non viene dato un nome ; B) i cattivi(-ssimi): il sindaco Boussard, e il vicesindaco Morlaix ; C) i cattivi : Olga con il marito Jean-Paul; l’amante di Olga Ulrich, fotografo tedesco, ricattabile & ricattato da Morlaix per trascorsi biografici non limpidi; 2) la vicenda: è la classica storia del bene contro il male, con i buoni, che sono anche sprovveduti; e i cattivissimi, che sono anche perspicacissimi ; 3) il medico filantropo e buonissimo Peyrac si fa incastrare come un pollo da una telefonata anonima, quando è già candidato sindaco (!), per andare a soccorrere di notte Ulrich, ferito a morte dai cattivissimi della vicenda. Il Peyrac finisce al gabbio con l’accusa di omicidio di primo grado: sprovveduto all’ennesima potenza! 4) l’ambiente squallido dello scambismo medio borghese, dove può consumarsi ogni ricatto, che infatti si consuma, dico quest’ambiente viene rappresentato senza alcune indulgenza buonistica o sociologistica; 5) alla fine, lo sprovveduto Peyrac, che non riesce a gestire neanche una normale vicenda di ricatti a sfondo politico, anzi si fa incastrare come uno sprovvedutissimo pollo, dico il Peyrac, saggiamente decide di abbandonare la scena politica, che non fa per lui. E lui ha il merito di capirlo; 6) i film è interpretato alla grande da Fresson – Girardot; dai cattivi: Mireille Darc, moglie annoiata e corrotta: dal sindaco maneggione: André Falcon. Su tutti giganteggia un fenomenale Michel Bouquet, in uno dei suoi tanti ruolo di cattivo e/o di carogna. Con il suo viso senza mento, è un perfetto “Jago” di una banlieue parigina. Siamo quindi in un eccellente prodotto del cinema francese (chapeau!), del genere politico-giudiziario. Mio voto : 7/10. Voto a Bouquet: 10 con lode.
Qui sotto: Bernard Fresson (1931-2002)